L’uso delle piante in medicina è antichissimo e, prima del recente avvento della farmacologia chimica, la fitoterapia è stata la principale forma di terapia in tutto il mondo. Ancora oggi, l’industria farmaceutica utilizza numerose sostanze vegetali come fonte di molecole per la sintesi di farmaci: ad esempio, vincristina e vinblastina comunemente utilizzate nella chemioterapia derivano dalla pianta Vinca maior.
La medicina convenzionale ritiene che il principio attivo contenuto in un farmaco chimico, anche se di derivazione vegetale, abbia una forma nettamente più pura ed efficace di quella presente nella pianta. In effetti un prodotto vegetale contiene più molecole, diverse tra loro, quindi, quando si assume un fitoterapico, si assume una miscela naturale di componenti, il cosiddetto fitocomplesso. Sta qui la peculiarità del trattamento con le piante medicinali che lo differenzia dal trattamento farmacologico. È l’insieme del fitocomplesso che agisce e non un singolo principio attivo.
La ricerca nel campo della fitoterapia risente molto del fatto che, non potendo brevettare il fitocomplesso ma solo l’eventuale principio attivo, le aziende farmaceutiche non hanno interesse alla pianta in sé. Quindi, oltre alla evidenza di secoli di uso da parte delle medicine tradizionali, disponiamo di un numero limitato di studi scientifici, prevalentemente di laboratorio e più raramente sull’uomo. Tuttavia, le piante possono essere ancora oggi un fondamentale strumento terapeutico, come dimostra la tabella che elenca solo alcune delle piante più diffuse in fitoterapia.
Chi vuole curarsi con i supplementi fitoterapici deve farlo, però, sempre sotto il controllo di un medico esperto, poiché i prodotti naturali non sono esenti da pericoli, in particolare quelli derivanti dalla interazione con i farmaci che vengono assunti per curare il tumore.
Artemisia |
Utilizzata dalla medicina cinese per il trattamento di malaria, febbre e infiammazione; alcuni studi di laboratorio hanno mostrato una modesta attività antitumorale, ma mancano sperimentazioni sull’uomo. NON deve essere usata da chi è sotto terapia antiepilettica. |
Astragalo |
pianta della tradizione cinese, ha effetti immunostimolanti e ha dimostrato di ridurre l’immunosoppressione da chemioterapia; |
Boswellia serrata |
molto diffusa in Cina e in India per la terapia del glioblastoma e in genere dei tumori gliali, delle metastasi cerebrali da tumore mammario in quanto è efficace contro l’edema come sostituto del cortisone; è un anti-infiammatorio usato contro l’artrite, colite e asma; |
Curcumina |
estratta dalla pianta Curcuma longa, ha attività antibatterica, antivirale, antipertensiva e antinfiammatoria. E efficace nella prevenzione del cancro. In laboratorio ha mostrato un’attività antitumorale ed anche la capacità di potenziare l’attività dei chemioterapici; |
Ginseng |
potenzia la risposta del sistema immunitario |
Ganoderma lucidum (Fungo Reishi) |
È un fungo che possiede proprietà antiossidanti e stimolanti del sistema immunitario; molto usato in Cina e Giappone per la terapia del cancro della prostata e del seno |
Quercetina |
potente antiossidante, è presente nelle mele e nelle cipolle (soprattuto rosse), nel vino rosso, mirtillo e tè verde e anche nella verza. Ha proprietà antinfiammatorie e antiallergiche, e in laboratorio mostra una attività antitumorale da confermare sull’uomo. Utile nella prevenzione del cancro. |
Resveratrolo |
estratto dalla pianta Poligunum cuspidatum e dalla buccia dell’uva rossa, ha proprietà antiinfiammatorie, antivirali, immunomodulanti ed anche antitumorali; |
Ruta graveolens |
La pianta è di odore gradevole, ma è molto velenosa e il suo uso come pianta officinale deve essere fatto sotto controllo medico. Viene preparata come infuso, tintura e olio essenziale, ma è usata anche nella medicina omeopatica. Viene usata per problemi digestivi, reumatismi e problemi mestruali. A dosi più alte può indurre l’aborto, pertanto non deve essere usata in gravidanza. Alcuni studi recenti hanno mostrato una attività antitumorale in vitro, in particolare su cellule di glioblastoma. Il pericolo di tossicità e di gravi effetti collaterali è molto elevato. Il suo uso deve essere fatto sotto attento controllo medico. |
Scutellaria barbatae |
usata dalla medicina tradizionale cinese per la terapia delle infezioni, epatiti e tumori, in particolare dei tumori al seno; |
Soia |
Contiene una grande quantità di isoflavoni, detti anche fitoestrogeni; si usa per la prevenzione dei tumori al seno; |
Sulforafano |
estratto dalle Brassicacee (broccoli e affini), è utile nella prevenzione dei tumori; |
Tè verde |
Contiene sostenze chiamate polifenoli che hanno mostrato in laboratorio attività antitumorali: ha proprietà immunomodulanti ed è utile per la prevenzione dei tumori; può essere usato in associazione con i chemioterapici; |
Trametes versicolor |
un tipo di fungo studiato per la sua attività sul sistema immunitario; |
Valeriana |
usata per il trattamento dell’insonnia; |
Viscum album (Vischio) |
usato in associazione alla chemioterapia per alcuni tipi di tumore; È molto utilizzato soprattutto in Germania, Austria e Svizzera. è stato osservato che il suo estratto stimola la risposta del sistema immunitario. Numerosi studi clinici hanno confermato che la sua somministrazione innalza il livello dei globuli bianchi. |
Zenzero (o ginger) |
usato come anti-nausea e anti-vomito. |
Terapia megavitaminica, integratori
Le vitamine sono indispensabili per la salute del nostro organismo. Poiché questo non è in grado di produrle, la fonte principale per il nostro fabbisogno quotidiano é rappresentata dell’alimentazione.
L’uso di dosi elevate di vitamine (in particolare A, C, E), che va sotto il nome di terapia megavitaminica, parte dal presupposto che se la somministrazione di una modesta quantità di queste sostanze fa bene, un dosaggio più elevato darà risultati migliori. Non è stato, tuttavia, ancora dimostrato che assumere dosi elevate di vitamine sia utile per la prevenzione e la cura dei tumori, mentre molti studi clinici hanno provato scientificamente che l’abuso di queste sostanze (ad esempio di vitamina A) può causare patologie anche gravi. Seguire una dieta equilibrata e varia è la regola migliore per stare bene.
Gli integratori nutrizionali, tra cui gli antiossidanti (in particolare vitamine C ed E), devono essere utilizzati con cautela giacché possono interferire con la terapia antitumorale. Pertanto, se ne sconsiglia l’uso ai pazienti in trattamento con chemio- e/o radioterapia.
È importante ricordare che le informazioni che presentiamo sono offerte per un orientamento generale e in nessun caso possono sostituire una consulenza medica specialistica. Se hai domande sui sintomi, la diagnostica o i trattamenti dei tumori del cervello ti preghiamo di contattare il tuo medico.