La medicina ayurvedica è la più importante medicina tradizionale indiana. Il nome deriva dalle parole sanscrite "Ayur" (vita) e "Veda" (conoscenza), ed è nata oltre 3000 anni fa.
Al pari della medicina tradizionale cinese, l’ayurveda ha un approccio olistico alla salute e alla malattia e usa, in campo preventivo e curativo, la combinazione di alimentazione, tecniche meditative e fitoterapia. Il campo delle tecniche meditative è notevolmente sviluppato in quanto si basa sul cosiddetto yoga integrale, che è composto da tre grandi branche: la respirazione (kriya), le posizioni (hatha) e la meditazione (dhyana).
Molte delle erbe più frequentemente utilizzate, come ashwagandha (Withania somnifera), guggul (Commiphora mukul), Boswellia (Boswellia serrata), Centella (Centella asiatica), curcumina (Curcuma longa), zenzero (Zingiber officinale), Aloe (Aloe barbadensis), e l'aglio (Allium sativum), sono state ampiamente studiate in vitro e in vivo e hanno proprietà antiossidanti, antitumorali, antimicrobiche, immunomodulanti o anti-infiammatorie. Le erbe più utilizzate per trattare il diabete hanno mostrato attività ipoglicemizzanti in vitro e in vivo. Gli studi clinici hanno confermato che alcune formulazioni di erbe ayurvediche possono essere usate per trattare l'epatite virale acuta, acne, obesità e artrite reumatoide.
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