Leggi le ultime notizie sui nuovi trattamenti e le ricerche più interessanti proposte dalla International Brain Tumor Association IBTA News Ottobre 2023
-
Secondo uno studio pubblicato su Nature Communications, i ricercatori hanno scoperto una spiegazione genetica per un sottoinsieme di meningiomi che in precedenza non avevano una causa ben definita. La coautrice dello studio Amy Heimberger, MD, PhD, ha dichiarato: “Questo studio ci fornisce un potenziale bersaglio per i pazienti che hanno attivato il percorso del riccio (hedgehog patway), che potrebbero rispondere ai farmaci che bloccano questo percorso. Inoltre, fornisce una bella illustrazione dell’eterogeneità tra i meningiomi di grado 1 quando in precedenza avevamo presunto che fossero tutti uguali”. Per approfondire.
-
Secondo una ricerca pubblicata su Cancer Cell, i ricercatori del Cima e della Clínica Universidad de Navarra, insieme al gruppo cooperativo internazionale Diffuse Midline Glioma (DMG-ACT), hanno confermato che il blocco di una molecola del checkpoint immunitario colpisce con successo i tumori diffusi del glioma pontino intrinseco nei topi e prolunga la loro sopravvivenza. Per approfondire.
-
L'Ivy Brain Tumor Center del Barrow Neurological Institute negli Stati Uniti ha annunciato i primi risultati di uno studio clinico di Fase 0/1 sull'inibitore della chinasi mutato (ATM) dell'atassia telangiectasia AZD1390 nel glioblastoma ricorrente in combinazione con radioterapia. L'analisi mostra che AZD1390 è ben tollerato nei pazienti con glioblastoma ricorrente, raggiungendo concentrazioni farmacologicamente rilevanti nel tessuto tumorale che non potenzia il gadolinio e sopprimendo sostanzialmente l'attivazione del bersaglio ATM, pRAD50, in risposta alle radiazioni. Per approfondire.
-
I ricercatori del Brigham and Women’s Hospital negli Stati Uniti hanno utilizzato un nuovo virus oncolitico (“cancer killer”) che potrebbe infettare le cellule tumorali e stimolare una risposta immunitaria antitumorale. I risultati di questo studio, pubblicati su Nature, hanno mostrato la sicurezza e l’efficacia preliminare del nuovo approccio con virus oncolitico nei pazienti con glioma ad alto grado ricorrente in uno studio clinico di fase 1. Una sopravvivenza prolungata è stata osservata in quei pazienti il cui sistema immunitario aveva prodotto anticorpi contro il virus (14,2 vs 7,8 mesi). Per approfondire.