Appartengono alla famiglia delle crocifere: il cavolo, il cavolfiore, la verza, il broccolo, il radicchio, la rapa, i broccoletti, il crescione, la rucola.
Si chiamano crocifere perché i loro fiori hanno quattro petali disposti a croce greca. Sono una delle famiglie vegetali più studiate e la loro importanza deriva dal fatto che contengono quantità elevate di glucosinati, una classe di composti che sono inerti, ma che vengono trasformati durante la masticazione in potenti molecole antitumorali (gli isocianati e indoli).
Il consumo regolare di crocifere è associato a una significativa riduzione del rischio di sviluppare diversi tipi di cancro: i tumori al polmone (anche nei fumatori), alla vescica e alla prostata, ma studi recenti suggeriscono che potrebbe essere efficace anche per il tumore al colon, allo stomaco e al seno. All’alto consumo di crocifere della Cina (oltre cento grammi al giorno di media) viene attribuito il merito del ridotto rischio di alcuni tumori. Il consumo medio dei paesi occidentali, invece, è molto più basso (25 grammi al giorno).
Alcuni isotiocianati, soprattutto il sulforafano dei broccoli e il 2-fenetil isotiocianato del crescione, hanno potenti proprietà anticancerose e quindi usre con frequenza queste verdure nell’alimentazione massimizza l’effetto di prevenzione.
La cottura ideale per ottimizzare il contenuto di isotiocianati è al vapore per pochi minuti o saltati in padella con un po’ d’olio. Solo per questa famiglia di verdure, non sono consigliati i surgelati, perché i trattamenti necessari per la loro conservazione rendono inattiva la tioglucosidasi.
È importante ricordare che le informazioni che presentiamo sono offerte per un orientamento generale e in nessun caso possono sostituire una consulenza medica specialistica. Se hai domande sui sintomi, la diagnostica o i trattamenti dei tumori del cervello ti preghiamo di contattare il tuo medico.